- Per altri significati di "Apollo", vedi Apollo (disambiguazione).
Nella mitologia greca, Apollo era uno degli dei più importanti del monte Olimpo. Figlio del dio Zeus e di Leto, Apollo era associato alla profezia, alla medicina, alla musica alla poesia, al tiro con l'arco, ed alla cura delle greggi. Era anche associato frequentemente ai più alti sviluppi della civilizzazione, come la legge, la filosofia, e le arti. Nella mitologia greca, Apollo alla guida del suo carro nel cielo venne associato al movimento del Sole. Era il fratello gemello di Artemide, dea della caccia, sebbene anche Atena fosse sua sorella.
L'immagine di Apollo venne preservata per migliaia di anni in opere artistiche. Una di queste, il progetto per l'immagine della missione dell' Apollo 17, include un profilo di Apollo dalla sinistra. Inoltre, l'immagine della missione per l' Apollo 13 mostra i corsieri di Apollo sulla Luna. (ENT: "Il primo volo")
Nel 2267, la USS Enterprise incontrò Apollo su Pollux IV. Ivi, vennero a sapere che i dei greci erano in realtà alcuni esploratori che avevano visitato la Terra cinquemila anni prima, e per la gente del tempo si presentarono come dei. Da quel che Apollo disse a Carolyn Palamas, sembra che forse essi stessi si considerassero dei, ma è anche chiaro che sapevano di non essere dei nello stesso modo in cui gli antichi greci credevano fossero.
Storia[]
Apollo affermò che egli ed i suoi compagni di viaggio avevano visitato la Terra, ed ivi avevano goduto della venerazione ed amore degli indigeni. Ma, alla fine, la specie umana si rivoltò contro gli dei. Incapaci di sopravvivere quali ricordi, gli dei fecero ritorno su Pollux IV, il loro pianeta d'origine. Lo trovarono un luogo vuoto senza adoratori, ma non avevano la forza di andarsene. Perciò attesero. Alla fine, tutti gli dei tranne Apollo persero la speranza, e "si lasciarono andare nel vento... sempre più leggeri, finché non rimase che il vento." Apollo disse che non erano morti, almeno, non come questo concetto era inteso dagli umani. Ma, chiaramente, chi se n'era andato in questo modo non sarebbe più tornato. Solo Apollo era certo che la specie umana un giorno avrebbe lasciato la Terra, ed avrebbe ritrovato gli dei. E quando questo fosse accaduto, egli avrebbe "riportato il giusto ordine" – avrebbe ritrasformato l'umanità in una specie di adoratori, curata ed amata da una nuova specie di dei, generati da lui. (Aveva bisogno di una moglie per questo scopo, e perciò scelse Carolyn quale propria regina basandosi sulla sua bellezza ed intelligenza.) Questo, purtroppo per Apollo, era inaccettabile per gli umani. James T. Kirk e la sua squadra di sbarco complottavano continuamente; questi ed i membri dell'equipaggio ancora in orbita riuscirono ad aver la meglio su Apollo, e distrussero la fonte del suo potere. Quando il tempio se ne andò e con esso i suoi poteri, Apollo si lasciò andare sul vento, implorando i suoi simili di prenderlo con loro, e svanì.
Poteri e capacità[]
Apollo, in diversi momenti, ha dimostrato di aver a disposizione una considerevole riserva di energia che poteva evidentemente comandare a suo piacimento. Fu in grado di generare un campo di forza molto potente che afferrò l' Enterprise, nonché a resistere ai vari tentativi di sfuggirne.
Mentre si stava avvicinando al pianeta, la nave si imbatté in quello che le apparve, da un punto di vista visivo, come una mano enorme e trasparente. Si trattava, in realtà, di un campo di forza, di composizione convenzionale ma su lunghezze d'onda insolite, generato da Apollo. Questo campo fu abbastanza potente da fermare la nave, ed i motori a impulso non riuscirono a liberare il vascello. I tentativi di allontanare tale campo di forza utilizzando un raggio trattore e di invertirne la polarità furono fallimentari. Inoltre, oltre a tener ferma la nave, Apollo poteva esercitarvi una pressione superiore a quella di tolleranza, ed in questo modo minacciare la nave. Spock riuscì poi a penetrare il campo con scariche di raggi M su lunghezze d'onda accuratamente calcolate. Sebbene questo non fosse sufficiente per distruggere il campo, permise all' Enterprise di far fuoco con i phaser. Alla fine, il campo svanì interamente quando la Enterprise distrusse la fonte di energia di Apollo. Questo viene confermato nella versione rimasterizzata.
Apollo era in grado di modificare il proprio aspetto fisico e le forme degli oggetti materiali a lui vicini. Poteva lanciare i propri fulmini di energia, interferire con la tecnologia della Federazione, trasformare le uniformi della Flotta Stellare in abiti dell'antica Grecia, trasportare se stesso e terzi da un luogo ad un altro, ed alterare le condizioni climatiche (almeno localmente). I suoi sensi potevano percorrere grandi distanze; mentre si trovava sulla superficie del proprio mondo, riuscì a percepire quel che stava accadendo sul ponte della nave e proiettò la propria immagine e voce nei circuiti del vascello per poter comunicare.
Apollo affermò di poter spazzare via un uomo con il gesto di una mano, e riportarlo indietro con la stessa facilità. Ma non diede mai prova di questa capacità.
Un esame col tricorder mostrò che Apollo poteva essere un umanoide normale, ma con un organo extra nel torace la cui funzione non fu chiara a McCoy. Venne congetturato che questo organo gli permettesse di caricare un potente campo di energia generato all'interno del tempio. Persino con questa capacità, ogni tanto Apollo si affaticava, abbisognando di un breve periodo di riposo durante il quale le sue energie venivano ricaricate. Allora, forse, l'organo attingeva dal campo di energia, ne accumulava un po', e la plasmava a proprio piacere.
Dopo che il tempio venne distrutto, Apollo dimostrò di possedere ancora alcune capacità quando aumentò le proprie dimensioni. Tuttavia, dalla sua reazione di fronte alla distruzione del tempio, parve che una volta esaurita l'energia accumulata, sarebbe stato impotente, o quasi. (TOS: "Dominati da Apollo")
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Collegamento esterno[]
- Apollo su Wikipedia
- [EN] Apollo su Memory Beta, una wiki di Star Trek per i prodotti non canon.