Gel in cristalli per i computer di domani!
Un team di scienziati dell'Università di Edimburgo utilizzando un
laser a
bassa energia sono riusciti a creare un gel cristallino in grado di
immagazzinare enormi quantità di dati (alcuni terabyte) nello
spazio di una zolletta di zucchero. Il Dr. Andy Alexander ammette
che il lavoro da fare è ancora molto prima che questi cristalli
potranno essere impiegati in applicazioni pratiche, ma ritiene che
il potenziale di questa scoperta sarà significativo. Questa ricerca
è basata su una scoperta accidentale risalente a qualche anno fa,
quando si scoprì che la luce poteva essere impiegata per innescare
la formazione di cristalli, e raffinando questa tecnica attualmente
siamo in grado di creare cristalli su richiesta. Nella foto in alto
è possibile …
Nanotecnologia terapeutica
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Diversi team britannici hanno collaborato alle ricerche di un'alternativa avveniristica per la cura del cancro. Una schiera di particelle microscopiche possono essere guidate magneticamente verso un sito tumorale, e successivamente istruite per scaldarsi alla temperatura di 42° per arrestarne lo sviluppo. Una tecnica altamente selettiva che consente di mirare con estrema precisione all'insorgere di un tipo di cancro ritenuto difficilmente curabile con le tecniche tradizionali, facendo largo uso di tecnologie avveniristiche. Molte testate specialistiche ammiccano ad una "bacchetta magica alla Star Trek"! Sembra che le nanoparticelle possano essere guidate sia tramite un sistema …
Ecco la micro-batteria nucleare!
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Spessa come un capello, grande come una monetina da dieci centesimi, contiene sei volte l'energia di un'analoga batteria elettrochimica. L'energia nucleare è sempre un po' allarmante, ma in questo caso pare che sia completamente sicura, considerato che viene già impiegata in astronautica, per sistemi subacquei e perfino in campo medico per l'alimentazione dei pacemaker. L'innovazione, oltre alla miniaturizzazione sempre più spinta, consiste nella risoluzione di un tipico problema di dissoluzione del semiconduttore utilizzato, che fino ad ora non garantiva una longevità appropriata della cella energetica a causa della distruzione della struttura in lattice danneggiata dall'en…
La NASA implementa il primo replicatore!
Un raggio di elettroni modella un materiale "grezzo" costruendo componenti metallici. Un approccio futuristico che fino ad ora è stato impiegato solo nelle nanotecnologie, promette ora di replicare oggetti di modeste dimensioni, con applicazioni anche per le missioni spaziali. Battezzato ' (EBF3), il raggio è in grado di creare ogni parte meccanica desiderata, con un costo irrisorio rispetto alle tecniche tradizionali. La NASA afferma che questo metodo non solo verrà impiegato per le costruzioni aeronautiche sulla Terra, ma anche per gli astronauti che potranno un giorno utilizzarlo per la sostituzione immediata di parti meccaniche durante le missioni.
- Fonti:
- Gizmodo
- Popular Science
- Universe Today
- AHN
"''Beam me up''" è ancora lontano, ma ...
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È ancora presto per chiedere di esser teletrasportati su, ma ... possiamo già comunicare nello stesso modo utilizzato in Star Trek, da TNG in poi. Un azienda finlandese, la Patria Aviation Oy, ha sviluppato un vero e proprio comunicatore applicabile ad un indumento o una divisa, dotato di un antenna flessibile, e in grado di connettersi al sistema satellitare , grazie alle basse altitudini a cui esso opera, è capace anche di sfruttare il sistema .
Fonti:
- UberGizmo (blog)
- Gizmodo.com
- CrunchGear (blog)
- Popular Science
- SlashGear
- Slashdot
- Nell'universo trek:
Il combadge è una combinazione fra un badge e un comunicatore, progettato per essere indossato su una uniforme. Nella Flotta Stellare, il combadge sostit…