Ceti Alpha V | |
---|---|
Classe: | M (2156) / H (2285) |
Specie native: | Parassita di Ceti |
Ceti Alpha V era il quinto pianeta di almeno sei pianeti nel sistema Ceti Alpha, e "appena" di Classe M prima del 2268. Era ubicato ad una certa distanza dalla distesa Delfica e dal pianeta Denobula. (ENT: "Il crepuscolo del tempo")
Nel 2267, Khan Noonien Singh ed i suoi seguaci potenziati vennero esiliati su questo pianeta da James Kirk dopo che Khan tentò di attuare un ammutinamento violento a bordo della USS Enterprise. Al tempo, era un pianeta aspro ma abitabile. (TOS: "Spazio profondo")
Solo sei mesi dopo, Ceti Alpha VI esplose, alterando l'orbita di Ceti Alpha V e rendendo questo corpo celeste un mondo desertico, dominato dai gas craylon e dai venti ad alta velocità. Il pianeta divenne inadatto ad ospitare la vita, ad eccezione dell'unica forma di vita indigena conosciuta, il parassita di Ceti.
Nel 2285, la USS Reliant visitò il pianeta quale parte del progetto Genesis. Avendolo scambiato per Ceti Alpha VI, il capitano Clark Terrell e l'ufficiale esecutivo, il comandante Pavel Chekov, si teletrasportarono sulla superficie, ove vennero fatti prigionieri da Khan e dai suoi seguaci sopravvissuti. Khan poi dirottò la Reliant ed abbandonò l'equipaggio di questa sulla superficie del pianeta. Il suddetto equipaggio venne poi tratto in salvo dalla USS Enterprise, in seguito alla morte di Khan nella battaglia della Nebulosa Mutara. (Star Trek II: L'ira di Khan)
In una timeline alternativa, il pianeta divenne il rifugio degli ultimi seimila membri della specie umana negli anni 2150 e anni 2160, supersititi del devastante attacco Xindi alla Terra ed alle sue colonie, poiché era lontano dalla distesa Delfica. L'ubicazione della colonia venne tenuta segreta per molto tempo, ma un Yridiano la scoprì dopo esser andato dietro al dottor Phlox, consentendo così agli Xindi di attaccare. (ENT: "Il crepuscolo del tempo")
Retroscena[]
Non è stata data alcuna spiegazione circa come la perdita di un pianeta in un sistema stellare possa influenzare gli altri nella maniera mostrata.
Nel romanzo spin-off To Reign in Hell: The Exile of Khan Noonien Singh ci si riferisce esplicitamente al tema summenzionato. Spock ipotizzò che la distruzione di Ceti Alpha VI e gli impatti ambientali su Ceti Alpha V avessero avuto un'altra causa in comune (magari un piccolo buco nero che aveva attraversato il sistema), mentre la numerazione sbagliata dipendeva dall'equipaggio della Reliant, che aveva scoperto il pianeta più esterno (e che aveva scambiato i resti di Ceti Alpha VI per una parte della cintura degli asteroidi).
Nella novellizzazione di Vonda N. McIntyre di Star Trek II: L'ira di Khan, appare un dialogo occorso tra l'equipaggio del ponte della Reliant che ipotizza circa la causa della discrepanza tra la numerazione del pianeta del sistema riportata da una vecchia sonda interstellare (20) e la numerazione attuale (19) - una conclusione possibile alla quale l'equipaggio giunge è che i limiti del sistema di immagini della sonda aveva portato ad una raccolta dati errati. Questo dialogo ha luogo poco prima che Terrell e Chekov prendano la decisione di scendere sul pianeta.