- Per la controparte dell'universo dello specchio , vedi Maxwell Forrest (specchio).
Maxwell Forrest era un ufficiale Umano della Flotta Stellare a capo del progetto NX durante gli anni 2140 e gli anni 2150. In qualità di commodoro, supervisionò i primi test del motore a curvatura cinque. Lavorò quindi a stretto contatto con i Vulcaniani, i quali controllavano il progresso umano nello spazio.
Il progetto NX[]
In veste di commodoro della Flotta Stellare, Forrest fu responsabile della supervisione del progetto NX, e questo dal 2143. In quell'anno, avrebbe scelto A.G. Robinson al posto di Jonathan Archer per pilotare l'NX-Alpha. Questa decisione fu molto difficile per Forrest poiché il motore dell'NX-Alpha era stato progettato dal padre di Archer, Henry Archer.
Robinson oltrepassò con facilità la barriera di curvatura 2, ma la nave esplose poco dopo aver raggiunto curvatura 2.2. Robinson riuscì a sopravvivere espellendosi in una capsula di salvataggio mentre viaggiava a curvatura. I Vulcaniani affermarono che il programma di curvatura avrebbe dovuto esser posticipato. Forrest si fermò al 602 Club, un bar frequentato dal personale della Flotta Stellare, ed informò Archer e Robinson che il programma sarebbe stato sospeso. In seguito, Archer e Robinson disubbidirono agli ordini ed eseguirono un nuovo test, che si dimostrò vincente. Forrest persuase il Comando della Flotta Stellare a riprendere il programma. (ENT: "Il primo volo")
La missione dell'Enterprise[]
Il lancio[]
In quanto ammiraglio, Forrest fu il responsabile della supervisione della missione della NX-01 Enterprise. Dopo che un Klingon si schiantò sulla Terra, i Vulcaniani avrebbero voluto posticipare la missione e far tornare il Klingon sul proprio pianeta. Forrest li scavalcò e decise che sarebbe stata la Flotta Stellare a far fare ritorno a casa al Klingon. Autorizzò il primo lancio dell' Enterprise per far tornare vivo Klaang su Qo'noS nonostante le proteste dell'ambasciatore Soval e dei Vulcaniani.
Jonathan Archer, figlio di Henry Archer, il quale aveva progettato il motore a curvatura, venne promosso capitano dell'Enterprise. Forrest gli disse che l'umanità aveva atteso questo momento da cento anni, e di non rovinare quindi tutto. Forrest ufficiò anche la cerimonia del lancio dell' Enterprise. Ad una conferenza stampa prima del lancio, disse che gli umani si erano inoltrati nello spazio con l'acqua alle caviglie e che ora era giunto il momento di nuotare. (ENT: "Prima missione")
La missione[]
Forrest rimase sempre in contatto con l'Enterprise. Le impartì diversi ordini, a seconda delle situazioni che si presentarono.
Ordinò alla nave di recarsi a svolgere ricerche circa una chiamata di soccorso proveniente dalla ECS Fortunate, una nave da carico che fu attaccata dai pirati Nausicaani. L'Enterprise fu visitata da un gruppo di Vulcaniani che non seguivano i dettami della logica. Forrest contattò Archer e gli chiese di fare in modo che uno dei Vulcaniani, di nome Kov, si mettesse in contatto con suo padre perché stava morendo. (ENT: "I figli dello spazio", "La fusione")
Forrest dovette anche costantemente trovare un equilibrio tra l'obiettivo dell'esplorazione umana dello spazio e lo scetticismo Vulcaniano. Dopo la scoperta di P'Jem quale base di attività di spionaggio contro gli Andoriani, il sito fu distrutto da un attacco degli Andoriani. L'Alto Comando Vulcaniano chiese che la missione dell'Enterprise giungesse al termine. Quando Forrest si rifiutò, i Vulcaniani cancellarono le operazioni congiunte delle flotte terrestri e Vulcaniane e ordinarono che T'Pol lasciasse l'Enterprise. I Vulcaniani fecero un passo indietro dopo che T'Pol ed Archer salvarono Sopek, un ufficiale Vulcaniano anziano. In seguito, Forrest ordinò ad Archer di mediare una disputa tra gli Andoriani ed i Vulcaniani dopo lo scoppiare delle ostilità riguardanti il pianeta Weytahn. Ordinò anche all'Enterprise di trasportare l'ambasciatrice Vulcaniana V'Lar dal pianeta dei Mazarite. Era in possesso di informazioni concernenti la corruzione degli ufficiali governativi, e la sua vita era in pericolo. (ENT: "Le ombre di P'Jem", "La tregua", "La caduta di un eroe")
Dopo che sembrò che in un incidente l'Enterprise avesse ucciso 3600 Paraagani, quando la tetrazina fu iniettata dalla nave, Forrest informò Archer che dietro richiesta dell'Alto Comando Vulcaniano e della Flotta Stellare, la missione dell'Enterprise era stata cancellata. Dopo che Archer presentò delle prove capaci di scagionare l'Enterprise, la missione fu ripresa grazie a Forrest. (ENT: "Onda d'urto - prima parte", "Onda d'urto - seconda parte")
In seguito, Archer lo contattò circa il ritrovamento di una strana nave con dentro un cadavere umano. Forrest pensò che si potesse trattare di Zefram Cochrane, il quale era scomparso in circostanze misteriose. (ENT: "Il mistero della navetta"). Dopo che una squadra artica perse il contatto con la Flotta Stellare, l'ammiraglio Forrest venne informato dell'accaduto ed ordinò ad una squadra di investigare. Si precipitarono sul posto, per trovarlo abbandonato. Si scoprì che gli scienziati erano scomparsi, così come il loro mezzo di trasporto. L'ammiraglio Forrest contattò l'Enterprise per ritrovarlo. Questo fu il primo contatto dell'umanità con gli esseri cibernetici conosciuti col nome Borg, sebbene essi non scoprirono mai quale fosse il loro nome. (ENT: "Rigenerazione")
La missione Xindi[]
Forrest autorizzò la missione dell' Enterprise per cercare gli Xindi nella Distesa Delfica.
Dopo il primo attacco degli Xindi e l'incontro di Archer con l'umanoide proveniente dal futuro, il quale gli fornì alcuni dettagli riguardanti gli Xindi, Forrest si incontrò con Archer presso il quartier generale della Flotta Stellare. All'inizio, l'ammiraglio Forrest si dimostrò scettico circa le informazioni di Archer. Forrest non era convinto che le informazioni in loro possesso giustificassero una missione nella Distesa Delfica. Dopo che Archer esibì le prove che i resti della sonda Xindi mostravano che alcuni rottami provenivano dal futuro, Forrest autorizzò la missione. (ENT: "Attacco alla Terra")
La fine della carriera[]
Dopo il successo della missione Xindi, Forrest accolse a casa l'equipaggio dell'Enterprise da eroe. Archer fu ascoltato dal Comando della Flotta Stellare e dall'Alto Comando Vulcaniano. Quando l'ambasciatore Soval insinuò che la nave Vulcaniana Seleya, che era infettata dal trellium, era stata distrutta senza aver fatto abbastanza per aiutare l'equipaggio, Archer si sentì oltraggiato, dando la colpa all'Alto Comando Vulcaniano di non aver fornito loro abbastanza assistenza in quella missione. L'ammiraglio Forrest ordinò ad Archer di prendersi una vacanza per schiarirsi le idee. (ENT: "Ritorno a casa")
Forrest fu ucciso nel 2154 in un attacco terroristico presso l'ambasciata terrestre su Vulcano. Nella sua ultima conversazione con l'ambasciatore Soval parlò delle missioni congiunte tra la Terra e Vulcano. L'ultima azione di Forrest fu di spingere via Soval prima che l'onda dello scoppio dell'ordigno lo investisse, sacrificando la sua vita. (ENT: "La Fornace")
In una timeline alternativa, Forrest inviò un messaggio all' Enterprise dopo un incontro con il Consiglio del Comando per trasferire il comando della nave al Subcomandante T'Pol. Fu probabilmente ucciso quando la superarma Xindi fu fatta detonare contro la Terra poco dopo. (ENT: "Il crepuscolo del tempo")
- Forrest è stato interpretato dall'attore Trek Vaughn Armstrong. Il personaggio è stato così chiamato in onore di DeForest Kelley, l'attore dell' Original Series che recitò nei panni del dottor McCoy. [1]
Apparizioni[]
- ENT:
- "Prima missione" (Prima stagione)
- "I figli dello spazio"
- "Le ombre di P'Jem"
- "La fusione"
- "La caduta di un eroe"
- "Onda d'urto - prima parte"
- "Onda d'urto - seconda parte" (Seconda stagione)
- "La tregua"
- "Il mistero della navetta"
- "Rigenerazione"
- "Il primo volo"
- "Attacco alla Terra"
- "Ritorno a casa" (Quarta stagione)
- "La Fornace"