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Il Progetto Pathfinder, noto informalmente anche come  Progetto Voyager, era il titolo di un progetto di comunicazione della Flotta Stellare della fine del 24° secolo che cercava di comunicare con la USS Voyager, bloccata nel Quadrante Delta.

Il Progetto fu istituito dopo il 2374, in seguito alla scoperta della presenza della Voyager nel Quadrante Delta quando il Dottore fu inviato sulla USS Prometheus. Era supervisionato dall'Ammiraglio Owen Paris e aveva sede presso il Centro di Ricerca sulle Comunicazioni della Flotta Stellare.

La gestione quotidiana del progetto era affidata al comandante Pete Harkins e il suo staff comprendeva il tenente Reginald Barclay. Anche Deep Space 9 assisteva il progetto fornendo previsioni sui fenomeni interstellari.

Pathfinder entrò per la prima volta in contatto con la Voyager nel 2376, utilizzando il MIDAS ( Mutara Interdimensional Deep Space Array System) per creare un micro tunnel spaziale. Questa prima comunicazione, per quanto breve e problematica, permise all'Ammiraglio Paris di parlare con il Capitano Kathryn Janeway, che gli assicurò che suo figlio stava lavorando bene, e la tecnologia delle comunicazioni migliorò fino a raggiungere un livello tale da permettere un contatto regolare.

Nel corso dello stesso anno, l'equipaggio fu in grado di ricevere flussi di dati mensili dalla Terra che includevano lettere delle famiglie dell'equipaggio, aggiornamenti tattici e notizie sul Quadrante Alfa. Nel 2378, l'Operazione Watson aveva portato a una comunicazione visiva bidirezionale giornaliera per un massimo di undici minuti.

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