Memory Alpha

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Memory Alpha
Star Trek: La Nemesi
Data di rilascio: 9 Dicembre 2002
  ° di 11 Film di Star Trek  
  esimo di 756 rilasciati in tutto  
Screenplay By
John Logan

Story By
John Logan, Rick Berman e Brent Spiner

Diretto da
Stuart Baird

Produttore
Rick Berman
2379
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Su Romulus, i membri del Senato romulano discutono una proposta di pace e di alleanza inviata dal leader ribelle remano Shinzon. I Remani sono una razza minoritaria dell'Impero romulano, provenienti dal vicino pianeta Remus, poco più che degli schiavi all'interno della società romulana, utilizzati principalmente come minatori e "carne da cannone". Mentre una fazione delle forze armate sostiene Shinzon, il Pretore e il Senato si oppongono all'alleanza. Dopo aver respinto la mozione, il Pretore e i senatori vengono disintegrati da un dispositivo lasciato nella stanza dalla senatrice Tal'Aura, segretamente alleata con Shinzon.

Nel frattempo, sulla Terra, l'equipaggio della nave stellare Enterprise sta festeggiando il matrimonio del comandante William Riker e del consigliere Deanna Troi. Questi ultimi stanno per lasciare l'astronave, in quanto Riker verrà promosso al grado di capitano e assegnato al comando della nave stellare Titan. L'ufficiale androide Data fa una serenata alla coppia con un'interpretazione di "Blue Skies" di Irving Berlin durante il ricevimento. Durante il viaggio verso Betazed, pianeta natale di Deanna Troi, dove avrà luogo la parte betazoide della cerimonia di matrimonio, l'Enterprise capta una lettura di energia proveniente dal pianeta Kolarus III, vicino alla Zona Neutrale Romulana, di natura positronica, identica alla tecnologia di funzionamento dell'androide Data, il quale ipotizza che possa esservi la presenza di un androide simile a lui sul pianeta. Il capitano Jean-Luc Picard decide pertanto di indagare, e insieme al tenente comandante Worf e a Data atterra sul pianeta.. Grazie all'ausilio di un veloce mezzo terrestre di trasporto, l'Argo, i tre ufficiali scoprono le componenti, smontate, di un androide del tutto identico a Data. Il trio viene attaccato dalla popolazione nativa, ma, seppur con qualche difficoltà, riesce a tornare alla propria navetta e a lasciare il pianeta insieme all'androide, tornando a bordo dell'Enterprise. La forma di vita artificiale dichiara di chiamarsi B-4. Geordi deduce che sia un prototipo di androide creato dal Dottor Noonien Soong prima di Lore e Data, e sottolinea come, nonostante l'enorme similitudine fisica, lo sviluppo dei percorsi neurali positronici sia alquanto inferiore a quello del secondo ufficiale dell'Enterprise. Picard ordina quindi a La Forge di ricomporre l'androide.

Poco dopo, mentre sta lavorando in sala tattica, il capitano viene contattato dal comando della Flotta Stellare. Il vice ammiraglio Kathryn Janeway informa Picard dello scoinvolgimento politico interno scatenatosi nell'Imper Romulano e invia l'Enterprise in missione diplomatica su Romulus, dove Shinzon, che ha preso il controllo dell'Impero e assunto la carica suprema di Pretore, ha chiesto di poter incontrare una delegazione della Federazione. All'arrivo su Romulus, Picard e il suo staff di comando scoprono che Shinzon è un clone, in uno stato di età più giovane, di Picard, creato segretamente dai Romulani per piazzare una spia nei ranghi più alti della Flotta Stellare. Il progetto fu abbandonato da un nuovo governo che aveva preso il potere quando Shinzon era ancora un bambino. Il nuovo esecutivo era infatti preoccupato che la spia potesse essere scoperta e catturata, e che ciò potesse provocare un conflitto aperto tra la Federazione e l'Impero Romulano. Shinzon venne pertanto inviato nelle miniere di Dilitio di Remus a lavorare come schiavo, e non poté più vedere il sole o altre stelle per quasi dieci anni. Shinzon consegna a Picard un pugnale con un campione del suo sangue da far analizzare per confermare la sua correlazione genetica con il capitano dell'Enterprise, e invita quest'ultimo a cena, professando la volontà di conseguire una pace duratura con la Federazione. Picard accetta l'invito, e durante la cena, tenutasi all'interno dell'aula del senato romulano, ascolta la narrazione di Shinzon circa la propria storia personale. Raggiunta l'età adulta, Shinzon era divenuto un leader dei Remani, un popolo da lui definito "il più gentile che avesse mai conosciuto", che lo aveva cresciuto e accudito nonostante la sua non appartenenza alla loro razza, e allo scopo di liberare questi ultimi dalla condizione di semi schiavitù nella quale essi versavano. Sfruttando la sua posizione di comandante all'interno delle forze armate romulano era quindi riuscito a costruire in una base segreta una nave ammiraglia pesantemente armata, la Scimitar, che aveva successivamente utilizzato per riuscire a ottenere il controllo dell'impero. Successivamente all'incontro, Data, La Forge e Worf comunicano al capitano Picard di aver scoperto dei tentativi di accesso non autorizzato al computer centrale dell'Enterprise. Nonostante i dati carpiti siano di scarsa importanza, principalmente cartografia stellare, mappe, protocolli di comunicazione e messaggi da postazioni delle colonie della Federazione, Picard ordina comunque di aprire un indagine per risalire all'origine dell'intrusione non autorizzata. Geordi tuttavia, comunica un'altra scoperta, assai più preoccupante. Attraverso un picco di emissioni sulla banda EM terziaria infatti, l'ingegnere capo dell'Enterprise è stato in grado di rilevare come la Scimitar possegga un dispositivo per la produzione di pericolosissime radiazioni thalaroniche (le stesse utilizzate da Shinzon per uccidere i membri del senato romulano), ritenute fino ad allora puramente teoriche dagli scienziati della Federazione.

Su Romulus Shinzon affronta le critiche dei comandanti della flotta romulana a lui fedeli, in particolare quelle del comandante Suran, i quali non riescono a comprendere per quale ragione egli stia rimandando l'attacco alla Federazione (promessa con la quale aveva ottenuto il loro appoggio al colpo di stato da lui perpetrato), ed il motivo per il quale abbia fatto di tutto per portare l'Enterprise a Romulus. Shinzon elude i quesiti dei militari, e successivamente, tramite l'inconsapevole aiuto di B-4, riesce a rapire Picard facendolo teletrasportare sulla Scimitar. Sulla nave da guerra remana, Shinzon rivela al capitano i suoi piani: dopo aver trovato l'androide infatti, egli ed i suoi seguaci lo avevano leggermente modificato con una porta di memoria extra ed un trasponder nascosto, in modo da poterlo attivare a proprio piacimento e farlo agire secondo i propri ordini. Grazie a questo, B-4 era dunque riuscito a trasmettere alla Scimitar i dati circa il posizionamento di tutte le astronavi della Flotta Stellare, in modo da permettere ai Remani di eluderne la sorveglianza. B-4 era dunque stato lasciato su Kolarus III come esca allo scopo di attirare specificamente l'Enterprise affinché lo accogliesse a bordo. Lo scopo ultimo di Shinzon e dei suoi seguaci è dunque quello di attaccare e sconfiggere la Federazione, utilizzando i dati carpiti e l'arma thalaron della quale adesso dispone. Quando tutto sembra essere perduto, Picard viene salvato da Data, che rivela di essersi sostituito a B-4 e di aver sostituito i dati che quest'ultimo avrebbe dovuto rubare con un database fittizio che fornirà a Shinzon dati inesatti circa l'ubicazione delle navi della Flotta Stellare. Data offre al suo capitano la possibilità di tornare a bordo dell'Enterprise grazie ad un'unità di teletrasporto portatile che aveva portato con se, e che basterebbe per una sola persona. Rifiutandosi di tornare sulla sua nave lasciando indietro il suo secondo ufficiale, Picard rifiuta l'offerta di Data, e insieme a quest'ultimo riesce ugualmente a fuggire dalla Scimitar rubando una navetta di classe Scorpion dall'hangar navette della nave. L'Enterprise teletrasporta l'intera navetta a bordo prima che quest'ultima possa essere intrappolata da un raggio traente attivato dalla Scimitar, e abbandona l'orbita di Romulus facendo rotta per il territorio della Federazione a massima velocità curvatura.

La dottoressa Beverly Crusher scopre che le condizioni di salute di Shinzon si stanno rapidamente deteriorando a causa del processo utilizzato per clonarlo. Shinzon è stato infatti creato con un ordinamento temporale di RNA che avrebbe dovuto essere attivato al fine di raggiungere più rapidamente l'età di Picard saltandone circa 30 anni. Non essendo mai stata attivata tale procedura la velocità di decadimento del suo DNA si trova adesso in un deciso stato di accelerazione, e l'unica cura possibile sarebbe quella di effettuare una trasfusione completa di sangue dall'unico donatore con DNA compatibile, ovvero il capitano Picard.

I comandanti della Flotta romulana protestano nuovamente con Shinzon, accusandolo di rimandare all'infinito il ricorso all'azione. Shinzon riesce momentaneamente a rabbonirli assicurando loro che entro due giorni la Federazione sarà paralizzata in maniera irreversibile. Tuttavia i congiurati romulani, in particolare Donatra, sembrano essere sempre più dubbiosi sull'opportunità di continuare a seguire i piani di Shinzon, e anche Suran appare alquanto perplesso al riguardo.

Mentre sta attraversando la regione di spazio nota come la "Fenditura Bassen" per rientrare nello spazio della Federazione (dove un gruppo di astronavi della Federazione, il "Gruppo di Battaglia Omega" sta attendendo l'Enterprise per aiutarla nella lotta contro Shinzon), l'ammiraglia della Federazione subisce un'imboscata da parte della Scimitar. Al termine di una furiosa battaglia, e nonostante l'aiuto di due falchi da guerra romulani, tra i quali il Valdore, comandato da Donatra, l'Enterprise viene pesantemente danneggiata. Picard a questo punto in un tentativo disperato di sconfiggere il nemico decide di speronare la Scimitar con l'Enterprise, paralizzando entrambi i vascelli. Con la Scimitar rimasta priva di armamenti , Shinzon attiva l'arma thalaronica in un atto di distruzione reciproca assicurata. Uccidere Picard costituirebbe la propria condanna a morte, ma il leader remano è determinato a sacrificare se stesso pur di poter sterminare la popolazione terrestre tramite l'utilizzo dell'arma thalaronica. Intuendo le intenzioni del suo clone Picard si fa teletrasportare sulla Scimitar, e si dirige verso il ponte, sparando a tutti i Reman che incontra. Una volta raggiunto il ponte, Picard distrugge la porta e inizia a sparare a tutti i Remani presenti sul ponte. Un Reman si avvicina a lui e lo colpisce con il suo fucile phaser, che purtroppo lo distrugge. Shinzon e Picard iniziano a combattere e Picard perde il phaser quando cade dalla fondina. Picard si allontana da Shinzon abbastanza a lungo da avvicinarsi al generatore thalaronico, ma si accorge di aver perso il phaser; tra il generatore e lui c'è Shinzon, che impugna un coltello. I due hanno un'altra lotta ravvicinata e il coltello si conficca nel generatore di thalaron, distruggendolo immediatamente. Shinzon estrae una lama più piccola, ma Picard, contro la parete, tira giù un tubo e lo impala. Shinzon si tira dietro il tubo, facendolo passare attraverso di sé; mette le mani intorno al collo di Picard e gli dice che è felice che siano insieme in quel momento e che il loro destino è completo. Shinzon muore con le mani intorno alla gola di Picard e Picard rimane impietrito dallo shock.

Data entra nel ponte di comando della Scimitar, sale sul generatore e stacca il corpo di Shinzon da Picard. Nell'estremo sacrificio, Data attiva il radiofaro per il trasporto d'emergenza su Picard, che scompare proprio mentre inizia a protestare. Data dice dolcemente "Addio". Si volta verso il generatore di talon, che si attiverà tra dieci secondi; punta il phaser sul generatore thalaronico e gli spara negli ultimi secondi del conto alla rovescia, distruggendolo insieme alla Scimitar e a se stesso.

Dall'Enterprise, La Forge e Troi assistono alla distruzione della Scimitar, sconvolti da ciò che vedono. Si voltano e vedono Picard in piedi sulla plancia. Troi chiede di Data, ma Picard può solo scuotere la testa. La Valdore segnala che il comandante Donatra sta inviando navette con personale medico e rifornimenti; informa Picard che si è guadagnato un amico nell'Impero romulano, che spera sia il primo di molti. Un Picard sconvolto chiede a La Forge di aprire le porte, poiché i Romulani non conoscono le loro procedure. Dice a La Forge di "aprire i portelloni". La Forge assicura gentilmente a Picard che se ne occuperà lui, mentre Picard si ritira in sala tattica.

Più tardi, nell'alloggio di Picard, egli porge bicchieri di Chateau Picard a Riker, Troi, La Forge, Crusher e Worf. Fa un brindisi in ricordo del loro compagno e amico caduto. Troi inizia a piangere e, come da tradizione irlandese, Riker, tra le lacrime, ridacchia e ricorda la prima volta che ha visto Data sul ponte ologrammi. Riker accenna al fatto che Data cercava di fischiettare ma non riusciva mai ad intonare bene la melodia, ma Riker non ricorda il nome della melodia che Data cercava di fischiettare.

Più tardi, dopo che l'Enterprise è stata portata sulla Terra, la nave è in fase di riparazione nel bacino di carenaggio. Picard sta leggendo qualcosa nella sua sala riunioni quando entra Riker, che ora indossa i gradi di capitano, e chiede a Picard il permesso di sbarcare, cosa che Picard concede. Picard chiede dove sia diretto il Titano e Riker dice a Picard che stanno tornando nella Zona Neutrale e che stanno dirigendo una task force là fuori. Sembra che i Romulani siano ora interessati a parlare. Picard offre a Riker un consiglio e Riker lo accetta volentieri. In tono scherzoso Picard dice a Riker che quando il suo primo ufficiale insiste che non può andare in missione, dovrà ignorarlo. Riker risponde che sarà sua intenzione farlo. I due uomini, vecchi amici, si stringono la mano. Riker dice a Picard che servire con lui è stato un onore e Picard risponde che l'onore è stato suo. E così il capitano Riker lascia l'Enterprise per raggiungere l'astronave Titan ed assumerne il comando.

Picard si reca nel suo alloggio e parla con B-4, raccontandogli dell'obiettivo di Data di diventare più umano e che lo stupore di Data per la natura umana ha permesso loro di vedere la parte migliore di se stessi e Data ha accettato il cambiamento perché ha sempre voluto essere migliore di quello che era. B-4 asserisce di non comprendere il significato delle parole di Picard. Quest'ultimo replica semplicemente di sperare che prima o poi l'ingenuo androide possa comprenderle, e che in seguito parleranno di nuovo. Worf chiama Picard e lo informa che sono pronti a mettere in funzione i motori a curvatura. Picard lo informa che lo raggiungerà presto, e si appresta a lasciare la stanza, quando improvvisamente B-4 inizia a canticchiare le parole di "Blue Skies". Picard lo aiuta a continuare cantando un paio di versi. Incamminandosi in un corridoio per raggiungere i suoi ufficiali, Picard sorride, consapevole a questo punto del fatto che una piccola parte di Data sia sopravvissuta in B-4 e che, nonostante tutto ciò che è cambiato di recente, le cose continueranno ad andare bene.