(riguardante informazioni da timeline alternative)
- Vedi Kobayashi Maru (disambigua) per altri significati.
Il Test della Kobayashi Maru era un impossibile simulazione senza vittoria facente parte del curriculum dei cadetti che frequentavano l'Accademia della Flotta Stellare durante XXIII secolo. Venne usata principalmente per valutare nel cadetto la disciplina, il carattere e la capacità di comando di fronte ad una situazione impossibile in quanto non vi era una risposta al problema.
Nel test, il cadetto si trovava al comando di una nave stellare nei pressi della zona neutrale Klingon. L'astronave riceveva una chiamata di soccorso dalla Kobayashi Maru, una nave da carico civile che era rimasta disabilitata nella zona dopo aver colpito una mina. Se il cadetto sceglieva di entrare nella zona neutrale violando i trattati, si trovava ad affrontare tre navi Klingon di Classe K't'inga. Il test veniva considerato impossibile da vincere per il fatto che non si poteva contemporaneamente salvare la Kobayashi Maru, ed affrontare i Klingon, per poi scappare dalla zona neutrale con la nave intatta. Il cadetto dimostrava l'abilità nel saper gestire delle operazioni di soccorso.
Negli anni 2250, James T. Kirk divenne il primo (ed il solo conosciuto) cadetto a vincere il test. Dopo aver provato il test per due volte, Kirk vinse la terza volta, riprogrammando di nascosto il computer per rendere possibile la vittoria.
A Kirk venne concesso un encomio per "l'idea originale" commentando, malinconicamente, che la sua bravata "ha avuto il pregio di non essere mai stata fatta." Kirk avrebbe poi difeso l'aver "barato", sostenendo che non credeva in uno scenario senza speranza. Ironia della sorte, Kirk ha inoltre difeso la prova stessa, affermando, "Quando ci troviamo davanti alla morte è almeno tanto importante quanto il modo in cui affrontiamo la vita."
Nel 2285, Kirk, diventato ammiraglio lavora come istruttore all'Accademia, supervisionando con il Tenente Saavik la simulazione della Kobayashi Maru. I membri dell' equipaggio della USS Enterprise, Spock, Sulu, Uhura e McCoy partecipano come "attori" alla simulazione. La performance di Saavik era particolarmente triste; come Kirk osserva, "Ha distrutto la sala della simulazione ed il Capitano Spock con essa." (Star Trek II: L'ira di Khan)
Nel XXIII secolo il termine "Kobayashi Maru" era anche una forma slang indicante situazioni senza speranza. Leonard McCoy considerava la prigionia di James T. Kirk su Rura Penthe come una "Kobayashi Maru" ,lo disse a Kirk durante la loro prima notte nella miniera penale. (Star Trek VI: Rotta verso l'ignoto)
Una simulazione simile veniva utilizzata nel XXIV secolo. Si trattava di una nave Ferengi danneggiata e di navi da guerra romulane di Classe D'deridex, al posto del cargo civile e delle navi da battaglia Klingon. Veniva simulata nel ponte ologrammi. (VOY: "Uno strappo alla regola")
Realtà alternativa[]
In una realtà alternativa, il test della Kobayashi Maru venne programmato da Spock, tra il 2254 ed il 2258. La simulazione serviva a generare nei cadetti "l'esperienza di paura che si prova guardando in faccia la morte certa", imparando a mantenere il controllo di se stessi e della nave, nonostante la paura. Nella simulazione, il Comando della Flotta Stellare inviava l'ordine di soccorrere la USS Kobayashi Maru, sotto l'attacco di falchi da guerra Klingon.
Nel 2258, James T. Kirk, al terzo tentativo di superare il test, inserì delle subroutine per rendere superabile la prova, eliminando dall'attacco dei vascelli Klingon i loro scudi e rendendoli vulnerabili ad un solo colpo di siluro fotonico. L'udienza chiamò di fronte tutta l'assemblea dei cadetti della Flotta Stellare per determinare la colpevolezza di Kirk, ma il procedimento venne interrotto da una chiamata di soccorso da Vulcano, che era sotto l'attacco di Nero. Kirk ricevette una sospensione accademica, fino a quando il Consiglio dell'Accademia poteva pronunciarsi sul caso. (Star Trek)
Vedi anche[]
- Test degli ufficiali sul ponte
Appendici[]
Retroscena[]
Spock dichiarò che non aveva mai preso parte al test della Kobayashi Maru, suggerendo che la simulazione potrebbe essere stata introdotta nel periodo della formazione di Spock e Kirk all'Accademia. Tuttavia, è anche possibile che come ufficiale scientifico per gran parte della sua carriera nella Flotta Stellare, a Spock non era richiesta la partecipazione al test. E' anche possibile che, come nella realtà alternativa, Spock ha avuto un ruolo nella progettazione del test, non prendendone parte essendone proprio il progettista. Nella sua scena di morte al termine di Star Trek II: L'ira di Khan, Spock descrive il suo sacrificio, come la sua soluzione allo scenario. Nel commento audio di Star Trek, Orci afferma di immaginare che Spock abbia anche programmato la prova nell'universo originale, e che Kirk lo abbia incontrato allo stesso modo dopo aver barato.
Apocrifo[]
La simulazione è apparsa in diversi romanzi e brevi racconti. The Kobayashi Maru di Julia Ecklar racconta di come Kirk, Pavel Chekov, Montgomery Scott e Sulu affrontarono il problema. Nel romanzo, Kirk vince la simulazione riprogrammandola in modo che i Klingon credessero che si trattasse di un famoso capitano, anche se al momento era solo un cadetto. Chekov autodistrusse la sua nave, e con lui i Klingon; per l'umiliazione, il suo istruttore sottolineò che l'espulsione dell'equipaggio, in delle capsule di salvataggio, non li avrebbe salvati, a causa della distruzione dei motori a curvatura e le conseguenti radiazioni. Scott sottovalutò la simulazione pensando di riuscire a superarla attaccando le navi Klingon. Gli attacchi, anche se molto validi in teoria, non avrebbero funzionato in realtà e Scott lo sapeva, lo staff dell'Accademia riassegnò Scott alla scuola di comando per ingegneri. Sulu, date le conseguenze di ingresso nella zona e le scarse possibilità di riuscire a salvare l'equipaggio della nave, scelse di non effettuare l'operazione di salvataggio.
L'origine della simulazione della Kobayashi Maru viene alla fine rivelata da Michael A Martin e Andy Mangel nel romanzo, ambientato durante Star Trek: Enterprise, Kobayashi Maru. In esso, la Kobayashi Maru colpisce una mina nel settore Gamma Hydra. Quando l' Enterprise va a salvare la Maru, i romulani tentano di usare un dispositivo di telecattura sull' Enterprise e giungono tre vascelli da guerra Klingon di classe D-5 per garantire l'eliminazione dell' Enterprise. Jonathan Archer si trova di fronte alla decisione di perdere la sua nave e i sopravvissuti o sacrificare i sopravvissuti garantendo la sopravvivenza dell' Enterprise, quindi la possibilità di non vincere, nonostante Archer dovesse proteggere il cargo a tutti i costi. I sistemi dell'Enterprise iniziano a non funzionare. Archer sceglie di ritirarsi.
Il gioco Starfleet Academy mostra la simulazione del test. Imitando Kirk, il giocatore ha la scelta di riprogrammare la simulazione per garantire la vittoria del test. In una delle opzioni, IA-Klingon vengono riprogrammate per far si che il cadetto protagonista venga creduto un famoso capitano.
La serie a fumetti Star Trek (DC volume 2) è basata sulla simulazione di Ecklar. Tre storie brevi in Strange New Worlds, serie antologica, hanno anche trattato il tema del test. In "The Bottom Line" di Andrew Morby (SNW III) e il racconto di Shawn Michael Scott, "Best Tools Available" (SNW VI), il cadetto Nog risolve il test in due differenti modi. Nel racconto di Kevin Lauderdale "A Test of Character" (SNW VII) mostrano una soluzione differente da quella di Ecklar, quella in cui Kirk "bara senza barare," da essa Kirk si limita a creare una parità di condizioni, in cui il successo non è garantito. Il romanzo Boogeymen mostra la versione del test di Wesley Crusher. Nel romanzo di Peter David Stone and Anvil, il cadetto Mackenzie Calhoun "vince" la simulazione distruggendo il cargo, disabilitando i vascelli nemici processo, scappa con la sua nave e il suo equipaggio, ma eliminando coloro che doveva salvare (egli successivamente difende le sue azioni sostenendo che la simulazione era una trappola e i membri dell'equipaggio del cargo erano probabilmente già morti - e se sarebbero stati in vita, questa morte veloce era preferibile al trattamento che avrebbero ricevuto come prigionieri). Successivamente, la simulazione venne aggiornata con la tecnologia del ponte ologrammmi, portando a variazioni sul tema base della nave stellare in pericolo. Nel romanzo Sarek di A.C. Crispin, Peter Kirk batte il test usando la sua conoscenza sui costumi romulani non previsti dai progettisti del test, sfidando il loro capitano ad un combattimento rituale - dal momento che tutti gli altri dovevano cessare le ostilità durante il duello, le navi romulane potevano solo guardare come la nave di Kirk salvava l'equipaggio della Kobayashi Maru e scappava illeso. Nella breve storia 'Til Death, parte dell'antologia The Sky's the Limit viene affermato che quando William Riker prese parte al test, egli ordinò una tuta EVA per venire portato sul ponte in modo che potesse combattere le navi nemiche manualmente. La mossa non sembra aver avuto successo.
Collegamenti esterni[]
- [EN] Test della Kobayashi Maru su Memory Beta, una wiki di Star Trek per i prodotti non canon.
- Test della Kobayashi Maru su Wikipedia